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TERRA AI: l’app che rivoluziona la gestione burocratica con Intelligenza Artificiale

alessandro oppizzi

Indice

TERRA AI è una innovativa piattaforma di intelligenza artificiale pensata per affrontare e gestire con successo gli adempimenti burocratici e i contesti normativi complessi, trasformandoli da ostacolo a vantaggio competitivo. 

Nell’intervista esploreremo il percorso di sviluppo e le ambizioni di GREENBLUE, la startup realizzatrice del progetto, che ha scelto il SAFE (Simple Agreement for Future Equity) e gli Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) come modalità di finanziamento. Scopriremo inoltre le sfide affrontate nel processo di sviluppo della piattaforma direttamente dalla voce di Alessandro Oppizzi, CEO della startup.

Con l’obiettivo di plasmare un futuro in cui la gestione della burocrazia non rappresenti più un freno alla produttività e all’innovazione, TERRA AI si propone come un alleato prezioso, per aziende e professionisti che desiderano navigare con successo il complesso panorama normativo attuale.

In che modo TERRA AI utilizza l’intelligenza artificiale per semplificare e ottimizzare la gestione dei processi burocratici e normativi?

TERRA è una piattaforma di intelligenza artificiale cloud native, progettata per aiutare gli utenti ad affrontare e gestire con successo gli adempimenti burocratici e i contesti normativi complessi, che introduce il concetto di Adaptive Process, il quale garantisce il rispetto delle normative vigenti, assicurando che gli utilizzatori siano in linea con le ultime disposizioni legali e tecniche.

TERRA è pensata per operare in ambiti differenti e le modalità che utilizza per semplificare i contesti normativi sono svariate e sono dovute, principalmente, alla sua innovativa architettura modulare a microservizi, che utilizza e condivide una serie di algoritmi e di tecnologie avanzate, per restituire funzionalità diverse a seconda delle particolari esigenze e delle tipologie di settori in cui le aziende devono affrontare questioni di natura burocratica, guidando gli utenti nella gestione di un’ampia gamma di progettualità.

Quali sfide specifiche ha affrontato GREENBLUE nel suo percorso di sviluppo?

Le sfide che abbiamo affrontato sono molte; personalmente ne vorrei evidenziare due: in primis, come ogni startup, la sfida principale è quella di raccogliere risorse per lo sviluppo, ancor di più nel nostro caso specifico, essendo TERRA un modello di precisione, che dovrà raggiungere un alto livello di accuratezza e affidabilità nelle sue operazioni e nei suoi output, necessariamente prima di arrivare al mercato.

Un’ulteriore sfida che abbiamo dovuto affrontare è quella tecnologica: abbiamo iniziato scrivendo codice in Python per poi capire che, sia per la rapida evoluzione che stava avendo il settore, sia per gli scenari di regolamentazione a cui l’AI dovrà adattarsi, l’ipotesi open source non era la strada più indicata; a quel punto abbiamo dovuto prendere una determinazione e abbiamo deciso che avremmo sviluppato in ambiente Azure, per costruire il sistema complesso e potente che avevamo disegnato.

Potresti spiegare come il SAFE (Simple Agreement for Future Equity) e gli SFP (Strumenti Finanziari Partecipativi) sono stati utilizzati come modalità di finanziamento per lo sviluppo di TERRA AI?

Abbiamo scelto il SAFE perché era lo strumento di raccolta più agile è più adatto per la nostra startup che, non avendo indicatori di performance non aveva possibilità di valutazione premoney; secondariamente perché dovendo realizzare un modello di precisione vi era la necessità di raccogliere un capitale sufficiente a realizzare il training del sistema; oltre a ciò, il SAFE offre una possibilità di selezione degli investitori che, idealmente, si vorrebbero coinvolgere nel progetto; inoltre, dovendo trattare direttamente e personalmente con ognuno di loro, diventa anche uno strumento che permette di ricevere molti feedback, che possono risultare utili sia per lo sviluppo, sia per valutare le qualità personali e le possibili contribuzioni agli obiettivi del progetto.

In che modo TERRA AI si distingue da altre soluzioni nel settore della gestione dei contesti burocratici e normativi complessi?

TERRA si distingue da altre soluzioni nel settore della gestione dei contesti normativi e più in generale dalle soluzioni regtech, per l’architettura avanzatissima che abbiamo ideato, che consentirà sostanzialmente di restituire risultati molto precisi e specifici e, specialmente, funzionalità di tipo proattivo, rispetto alle esigenze e ai particolari casi d’uso, consentendo di raggiungere un elevato livello di efficienza nell’espletamento delle procedure burocratiche, mediante una serie di assistenti intelligenti specializzati che, in modalità copilot, accompagneranno gli utenti nelle varie fasi.

Quando TERRA AI arriverà al mercato e quali sono i piani futuri di espansione?

TERRA arriverà il mercato nel 2025 dopo aver completato la fase di training, aspetto per noi assolutamente fondamentale.

Per quanto riguarda invece i futuri piani di espansione, TERRA funzionerà in maniera efficace laddove vi sarà un accesso ufficiale ai dati governativi, dove potrà analizzare e fornire soluzioni in base alle particolari esigenze; quindi, in linea di principio, il nostro progetto ha una dimensione europea e, parimenti, considerando la versatilità e la scalabilità della nostra architettura che è la vera innovazione che abbiamo realizzato, una portata potenziale di livello globale.

Più nello specifico, realisticamente, le nostre strategie di espansione saranno influenzate essenzialmente da due aspetti: dai futuri round di finanziamento che riusciremo a concretizzare e dall’intensità con la quale le aziende adotteranno le nostre soluzioni.