Niente di meglio dell’equity crowdfunding per finanziare l’innovazione. E non solo quella digitale. Con il crowdfunding energetico è possibile sostenere progetti green. Aiutando il Paese a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.
Finanziare le energie rinnovabili con il crowdfunding
In un investimento l’aspetto etico conta. Per molti il ROI è solo uno degli elementi da valutare. Quando il progetto sposa dei valori, aumenta la nostra willingness to pay. L’impatto ambientale può essere tra questi.
Come sappiamo, il pianeta può essere salvato solo dai nostri sforzi. Come cittadini, come imprese. E come istituzioni. Il crowdfunding energetico nasce in risposta a questo coinvolgimento.
L’energia pulita infatti ha sempre sofferto della carenza di investimenti. Ora invece ha trovato una nuova fonte di finanziamento. Grazie al crowdfunding, le energie rinnovabili sono più studiate e sperimentate.
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Dove trovare campagne di crowdfunding energetico
Le prime campagne di crowdfunding energetico sono state lanciate nel 2012. La modalità era simile al crowdfunding civico. Ossia i progetti venivano direttamente dai cittadini. Anzi, da comunità energetiche locali.
A dieci anni di distanza, l’offerta si è ampliata. Quasi la totalità dei progetti sono proposti da aziende. Anche per effetto della maggiore consapevolezza delle imprese. In Italia, sia Edison sia Enel hanno creato canali di crowdfunding. Su Edison Crowd è possibile proporre campagne, poi lanciate su Crowdlender (lending). Ener2Crowd invece è la piattaforma social lending di Enel. Dove trovano spazio i progetti che ricevono l’EnerScore.
Ma non sono le uniche piattaforme di energy crowdfunding. Esistono anche altri portali dedicati alle energie rinnovabili. Come Ecomill (equity). Ovviamente ci sono proposte green anche sulle piattaforme generiche. Ricordiamo la campagna di Wind Energy Efficiency nel 2019, su WeAreStarting. Il progetto era incentrato sullo sviluppo di energia eolica. Il successo fu immediato.
Gli obiettivi di energia green da sostenere
In Italia i progetti guardano a solare, eolico e biomasse. Negli altri paesi anche all’efficienza energetica e alla bioenergia. Più recentemente alle fonti marine e alla geotermia.
In generale comunque il fotovoltaico è il più finanziato. Per capire dove investire, è importante conoscere gli obiettivi energetici del proprio Paese. E anche quelli dell’Unione Europea. Da tempo infatti la Comunità investe sulla tutela dell’ambiente. In particolare l’UE intende:
- puntare su eolico e solare, aumentando la diffusione di quest’ultimo a livello urbano;
- lavorare sull’efficienza e il risparmio energetici;
- accelerare lo sviluppo dell’idrogeno verde, privo di effetti inquinanti.
L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza energetica per il 2030. Anzi, l’ultima proposta è di anticipare al 2027. Addio gas e carbone, largo alle energie rinnovabili!