Negli ultimi mesi, il settore del lending crowdfunding in Italia ha subito un duro colpo a seguito del provvedimento emesso dalla Banca d’Italia contro Lemonway, una fintech francese che gestisce le transazioni di oltre 200 piattaforme di crowdfunding in tutta Europa. Lemonway, attiva dal 2007 e operativa in 29 Paesi europei, ha visto limitata la sua capacità di stipulare nuovi contratti e offrire nuovi servizi sul mercato italiano, sollevando preoccupazioni tra le piattaforme di crowdfunding e gli investitori coinvolti.
Il provvedimento di Banca d’Italia
Il 31 ottobre 2024 segna una data cruciale per le piattaforme italiane di lending crowdfunding che si affidano a Lemonway. Infatti, fino a quella data, il blocco imposto dalla Banca d’Italia all’acquisizione di nuovi clienti da parte della fintech francese non avrà effetti sulle piattaforme già operative e autorizzate. Tuttavia, la mancanza di chiarezza sul futuro delle restrizioni crea incertezza e potenzialmente gravi conseguenze operative. La misura è nata a seguito di un’indagine ispettiva volta a verificare l’adeguamento di Lemonway alle normative europee in materia di antiriciclaggio (AML) e conoscenza del cliente (KYC), che richiedono una forte trasparenza nei processi finanziari.
Il ruolo di InnovUp
InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem, l’associazione che rappresenta la filiera dell’innovazione italiana, ha subito preso posizione in difesa delle piattaforme di crowdfunding associate. Attraverso una nota ufficiale pubblicata il 7 ottobre 2024, InnovUp ha espresso preoccupazione riguardo all’impatto potenzialmente devastante che il provvedimento potrebbe avere sul settore del lending crowdfunding, un canale essenziale per molte startup e imprese innovative in Italia.
Cristina Angelillo, presidente di InnovUp, ha sottolineato come il mercato del crowdfunding stia già affrontando sfide significative dovute all’implementazione della nuova normativa europea e ai lunghi processi autorizzativi nazionali. La prospettiva di ulteriori blocchi potrebbe paralizzare molte piattaforme, con conseguenze disastrose non solo per le campagne di raccolta fondi in corso, ma anche per le nuove operazioni che non potranno essere avviate.
La richiesta di proroga
InnovUp ha formalmente richiesto alla Banca d’Italia di valutare una proroga dell’entrata in vigore delle misure restrittive imposte a Lemonway. L’associazione sottolinea come la transizione verso nuovi fornitori di servizi di pagamento richiederebbe almeno nove mesi, un periodo troppo breve per consentire alle piattaforme italiane di trovare soluzioni sostenibili senza compromettere le loro operazioni. Inoltre, il mercato italiano non offre molte alternative a Lemonway, rendendo ancora più difficile la situazione.
L’obiettivo di InnovUp è proteggere non solo le piattaforme di lending crowdfunding, ma anche gli investitori e le aziende titolari di progetto che si affidano al crowdfunding come strumento chiave per finanziare le proprie attività. La richiesta di proroga mira a garantire un adeguato periodo di transizione, evitando così l’interruzione delle campagne e permettendo al settore di adattarsi senza subire ulteriori danni.
Un futuro incerto per il crowdfunding italiano
La vicenda Lemonway evidenzia la vulnerabilità del settore fintech e crowdfunding italiano, in cui un unico fornitore di servizi può avere un impatto così profondo sull’intero ecosistema. InnovUp, come voce principale dell’innovazione in Italia, continuerà a vigilare sulla situazione e a supportare le piattaforme che si trovano ad affrontare questo periodo di incertezza.
Con la data del 31 ottobre ormai alle porte, la speranza è che le autorità italiane prendano in considerazione la richiesta di InnovUp, permettendo al settore di proseguire la sua attività senza subire ulteriori battute d’arresto. In caso contrario, molte realtà innovative rischiano di vedere compromesso il loro futuro proprio in un momento in cui l’accesso a strumenti di finanziamento alternativi è più importante che mai.