Chi lo avrebbe mai detto che proprio il Regolamento Europeo sul crowdfunding, che è stato in questi anni croce e delizia per gli operatori di settore, avrebbe dato impulso ad un confronto tra alcuni di loro a cui non si assisteva da un po’.
L’occasione è l’Italian Tech Week, importante evento dedicato alla tecnologia, l’organizzatore è Innovup, associazione che rappresenta e aggrega la filiera dell’innovazione, il panel è Crowdfunding Trends: 2023-2030.
Ne è nato un momento di riflessione interessante e un quadro chiaro (per quanto il momento possa consentirlo) su quello che sta succedendo nel crowdfunding in questi mesi.
Gli interventi sul tema del crowdfunding
Dopo una iniziale analisi e condivisione dei dati sull’andamento del settore da parte di Matteo Conti del Crowdinvesting Observatory Politecnico di Milano, si sono susseguiti alcuni interventi, moderati da Giorgio Ciron di Innovup, sull’impatto delle nuove norme nei confronti di piattaforme, operatori e proponenti.
I dati del primo semestre del 2023 ci dicono che la raccolta è di €3,44 miliardi, di cui €86,64 milioni in equity e €2,55 miliardi in progetti immobiliari. La raccolta di equity crowdfunding immobiliare continua a crescere registrando un +28% rispetto all’anno precedente.
Tra le principali riflessioni emerse con riferimento al Regolamento Europeo vi è sicuramente quella legata alla ricerca di un giusto equilibrio, come sottolineato da Antonella Grassigli di Doorway, che possa garantire una tutela efficace per gli investitori imposta dalla normativa, e la salvaguardia della competitività per le piattaforme, che sono state costrette ad adeguarsi dovendo rispondere a requisiti stringenti.
Lato piattaforme, Federico Rastelli di Mamacrowd ha raccontato l’approccio e la visione che sta portando questo operatore a lavorare per realizzare l’unione di due mondi, quello degli investimenti retail e quello del venture, per offrire al mercato uno strumento che possa essere davvero completo.
Ma il nuovo che sta per arrivare porta anche cose positive, ad esempio rappresenta sicuramente l’opportunità per le aziende italiane di ampliare la platea degli investitori.
Questo deve indirizzare sempre di più gli sforzi dei proponenti verso la preparazione e la promozione della campagna di raccolta.
Oggi ancora troppo spesso, come è emerso dalle riflessioni degli operatori della comunicazione presenti al panel – Claudio Grimoldi di Turbo Crowd, Salvatore Viola di Dynamo e Silvia Favulli di Scai Comunicazione – vengono tralasciate attività strategiche come il marketing e la comunicazione che invece sono essenziali e non vanno sicuramente improvvisate.
E per tornare ai trend del settore crowdfunding sono emersi temi importanti tra cui green energy e energie rinnovabili che, come ha sottolineato Luigi Ucci di Upsidetown, possono essere occasioni interessanti di investimento, e creare un impatto significativo ad esempio consentendo di convertire aree industriali dismesse in energia pulita e produrre ritorni più alti per gli investitori.
Infine, nella chiusura del panel affidata all’Avvocato Lerro, è stata fatta una panoramica di quello che sta avvenendo in questi mesi di affannoso lavoro delle piattaforme e delle autorità nazionali per le autorizzazioni.
Dall’Avvocato anche un messaggio di ottimismo verso il mercato del crowdfunding che può ancora crescere e rappresentare un modello vincente per aziende ed investitori. Anche qui senza tralasciare la comunicazione e la trasparenza informativa.
Come ha ribadito Lerro: “Gli investitori stanno cercando di investire in economia reale, in cose che capiscono”.