Doralia si propone come punto di riferimento digitale per gli artigiani orafi italiani, dando loro la possibilità di avvicinarsi al mondo digitale e mettendoli in contatto con mercati esteri virtuosi ed amanti del Made in Italy.
Ne abbiamo parlato con Massimiliano Brustia, CEO di Doralia, che ci ha raccontato di più sull’azienda e sulla campagna di equity crowdfunding avviata.
Qual’è la storia di Doralia e da dove nasce la vostra idea?
Avendo vissuto in prima persona gli anni bui della crisi economica post 2008 in cui molti conoscenti dovettero chiudere laboratori orafi, la prima idea che portò alla creazione di Doralia scaturì da un dialogo avuto con uno stimato signore di 80 anni, imprenditore orafo conosciuto con 60 anni di esperienza e notevole lungimiranza, del distretto di Valenza.
Parlando con lui, sconsolato e con le lacrime agli occhi, ci rendemmo conto che c’era un bisogno, come lui stesso reclamava, di un canale che desse la possibilità anche a chi non fosse un brand di accedere a nuovi mercati, in modo aggiuntivo e non alternativo ai canali commerciali tradizionali, innovativo, che desse una spinta al settore in profonda crisi.
Da quel momento iniziarono circa 600 interviste anonime tra orafi italiani e negozianti in 14 Paesi Europei per capire sia il bisogno reale sia il livello di posizionamento del prodotto italiano in Europa. I nostri risultati confermarono la scelta di costruire una piattaforma che desse spazio all’artigianato orafo italiano, per arrivare in Europa ma soprattutto negli Stati Uniti, mercato digitalmente florido ma difficilmente raggiungibile dalle piccole-medie aziende del Made in Italy.
Quali sono esattamente i servizi offerti da Doralia e in che modo opera?
Doralia ha implementato un modello di business D2C2B (Direct to Consumer to Business) per poter essere un valido supporto ai nostri artigiani italiani sia offrendo servizi digitali per aiutarli nel processo di trasformazione digitale sia nella fase di vendita all’utente finale.
Essendo un marketplace Doralia si occupa di analizzare, investire e gestire tutto il marketing necessario agli obbiettivi di vendita, il controllo dei gioielli prima della spedizione, rapporti con gli spedizionieri affiliati, le assicurazioni di viaggio, il packaging, la gestione di eventuali resi o riparazioni, i flussi/transazioni dei pagamenti ed il customer care post-vendita.
Doralia offre al comparto orafo:
- servizio di shooting gioielli still-life
- servizio di shooting indossato
- servizio di shooting influencer marketing
- servizio di gestione social network
- servizio creazione siti web
- servizio creazione cataloghi
- servizio di corsi di formazione “Digitalizzazione Aziende Orafe”
Doralia ha inoltre strutturato un programma di aggregazione chiamato “Together it Works” attraverso il quale piccole-medie aziende orafe possono partecipare alle più importanti Fiere Internazionali semplicemente suddividendo i costi, quasi sempre troppo esosi per esporre singolarmente.
La partenza del programma è stata con le fiere di Doha in Qatar e JCK di Las Vegas (posticipata a Giugno 2022 per Travel Ban), sarà stilato a breve il programma fieristico 2022 che porterà Doralia e le aziende orafe in 12 grandi Fiere Internazionali. (Dubai, Doha, Las Vegas, Miami, San Diego, New York, Hong Kong, Singapore, AbuDhabi, Riad, Sharjah, Bahrain.
Quali sono i vantaggi di una piattaforma rispetto ai canali tradizionali, come ad esempio le fiere o il lavoro degli agenti?
Il marketplace permette all’utente finale di avere a disposizione una grande eterogeneità di prodotti in un solo indirizzo web, sia in termini di stile che di accessibilità. Molti dei gioielli che Doralia porta nel mercato USA sono pezzi unici o non sono mai arrivati in quel mercato, come dicevo, poichè avere un sales-team in USA non è mai stato possibile per un artigiano italiano, che ha sempre lavorato per una distribuzione locale o per grandi brand. Le Fiere fanno parte del nostro modello di business poichè la presenza digitale deve essere affiancata da una presenza offline, e anche in questo siamo l’unico canale che permette agli artigiani di viaggiare lontano in Eventi diventati, ora, accessibili.
Tutti gli artigiani del settore possono iscriversi alla piattaforma oppure esistono delle modalità di selezione?
Doralia utilizza due canali per selezionare.
- Attraverso una piattaforma nostra, raggiungibile per tutti gli artigiani all’indirizzo doraliapro.com in cui possono iscriversi senza alcun vincolo di costi o di produzione specifica. Il nostro processo di selezione interno deciderà se il prodotto è adatto al mercato americano o se rischiamo di scontrarci con una tipologia troppo presente.
- Tramite una ricerca sul territorio. Doralia si sposta in tutta Italia attraverso eventi, esposizioni, manifestazioni, gallerie, atelier oppure in modo diretto verso alcuni micro distretti interessanti. C’è tanto da vedere e altrettanto da imparare nel mondo orafo artigiano, per cui occorre essere presenti in modo capillare.
Come mai proprio l’equity crowdfunding. Quali sono i vantaggi di questo metodo di finanziamento?
Dopo una prima raccolta in Family & Friends abbiamo pensato che sarebbe stato interessante mettere a disposizione del pubblico, amante del settore lusso ma al contempo sensibile alle meraviglie del nostro artigianato italiano, la possibilità di aiutarci a crescere sia in Italia con il consolidamento dei rapporti B2B sia negli Stati Uniti dove abbiamo la seconda sede ed in cui necessitiamo di investire la maggior parte delle nostre risorse per arrivare al nostro cliente target. Abbiamo inoltre scelto di lavorare con 200Crowd in quanto già sensibili al mondo del lusso e di sicuro una delle piattaforme di crowdfunding più serie e professionali del panorama crowd italiano.
Come intendete utilizzare i fondi raccolti dalla campagna?
I fondi raccolti saranno investiti per il 40% circa nella strategia Go To Market pianificata e sempre in evoluzione, il Digital Marketing, grande bacino in cui risiedono molti aspetti tecnici da sviluppare in modo congiunto, brand-awareness, digital strategy, social media, storytelling e content videos, PR, Magazines ecc…
Un’altra parte importante (40%) sarà investita in personale, servono alcune figure chiave nello sviluppo business e nel Marketing strategico, senza dimenticare la parte di Data Entry per seguire l’aumentare delle aziende orafe aderenti.
Il restante 20% sarà utilizzato per l’implementazione software sia delle nostre piattaforme che riguardanti l’ampliamento dei nostri server in USA con AWS. Potrà inoltre avviarsi il progetto che abbiamo in partnership con alcune Università di Milano per lo sviluppo della Realtà Aumentata da mobile e la pianificazione degli standard per l’utilizzo della Blockchain sulla trasparenza della supply-chain dei gioielli venduti oltre che per la registrazione delle transazioni stesse.