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Trend e Ispirazioni sull’equity crowdfunding

Eywa: la startup dei prodotti cosmetici naturali e sostenibili

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Indice

L’attenzione all’ambiente e alla persona, insieme alla solidarietà sono valori irrinunciabili per i brand che vogliono emergere sul mercato, in quanto sono diventati importanti leve di business e di crescita.

Eywa rappresenta tutto questo in modo concreto ed efficace: ne abbiamo parlato con Luca Malaspina, CEO e founder di Eywa Hard Fun.

Da dove nasce Eywa e qual è il suo business model?

L’atto di nascita di Eywa è in Burkina Faso, presso il saponificio di Dinderesso. Lì attraverso un lavoro continuo di supporto e formazione produciamo il nostro sapone, da lì partono buona parte degli oli vegetali che compongono le nostre formulazioni 100% vegetali che vengono realizzate in Italia nei nostri laboratori.

La supervisione dell’intera filiera produttiva e distributiva permette lo sviluppo di driver di ricavo a diversi livelli: dalla vendita di semilavorati al prodotto finale.

Come funziona lo scouting diretto e come vengono selezionati i prodotti?

I fornitori locali devono dimostrare di avere una base di competenze nell’estrazione degli oli, una volontà di crescere e una disponibilità alla formazione.

Dopo questo primo passo, Eywa li affianca per migliorare le tecniche di estrazione, segue la parte di analisi che permette di garantire la qualità del prodotto ed infine garantisce un acquisto annuale di materie prime.

Eywa è molto attenta alla sostenibilità e all’ambiente. In che modo?

Da subito abbiamo fatto delle scelte chiare sul packaging, vetro, legno e studio continuo sui biopolimeri compostabili. Ad oggi abbiamo i nostri stampi che ci permettono di chiudere i tubetti in alluminio (made in Italy).

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Nel vostro mercato di riferimento esistono molte realtà che offrono un servizio simile ad Eywa. Quali sono i vantaggi rispetto ai vostri competitor?

La qualità delle nostre formulazioni che caratterizzano tutte le nostre linee. Una visione da subito aziendale che ci porta ad avere costi fissi bassi, che da subito sviluppa sia il brand proprietario Eywa, sia di un e-commerce multimarca www.thebeautyflow.it, oltre alla capacità di sviluppare PL sin dall’ ideazione del marchio fino alla realizzazione full service.

La coerenza sull’impatto sociale, così come l’eccellenza di tutto il team, in particolare della direzione commerciale, garantiscono un lavoro costante di penetrazione sul mercato italiano ed estero.

Come mai avete scelto l’equity crowdfunding come metodo di finanziamento?

Ci è sembrato il modo più coerente per una società benefit di presentare il progetto ad una platea di investitori. 

Dare la possibilità a tutti di fare parte del progetto con la massima trasparenza e tutela.

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Quali sono le prospettive di Eywa per il futuro e come verranno utilizzati i fondi raccolti?

Eywa sta facendo un grosso lavoro di posizionamento in tutti i canali dei mercati di riferimento.

Dalla presenza in Coin alla gift card Epipoli, dalle collaborazioni con i migliori e-commerce sostenibili in Europa alla realizzazione di importanti PL, dalla presenza sull’app della Fiat 500 elettrica sino alle catene di farmacie e parafarmacie. Tutto questo con un progetto di comunicazione che tocca i social così come la carta stampata.

Le prospettive concrete sono di sviluppare nel 2022 i volumi attesi in ogni canale offline e online.

I fondi raccolti serviranno ad incrementare il progetto di comunicazione, sviluppare nuove referenze che rispondano alle sollecitazioni dei consumatori e la partecipazione a fiere all’estero nei paesi più attenti al clean beauty.

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