Kippy sviluppa dispositivi Customer IOT in grado di localizzare il proprio animale domestico, monitorare le sue attività quotidiane e capire in tempo reale i suoi bisogni. A seguire, l’intervista a Simone Sangiorgi, Ceo e Founder dell’azienda.
Come funzionano i dispositivi di Kippy e qual è la tecnologia su cui si fondano?
I dispositivi Kippy utilizzano diverse tecnologie di localizzazione tra cui Wifi, Glònass e triangolazione celle per calcolare la posizione del dispositivo. Delle speciali reti dati permettono di scegliere il miglior operatore disponibile e comunicare senza limiti di distanza. Tutte le informazioni rilasciate da Kippy vengono inviate all’app in tempo reale. Tra le varie funzioni di Kippy abbiamo:
- localizzazione live e anche in spazi coperti;
- possibilità di impostare un recinto virtuale che invierà la notifica quando l’animale si allontana;
- monitoraggio delle attività dell’animale, tra cui corsa, sonno, gioco e molto altro;
- Storico delle attività e confronto con animali simili;
- messaggi personalizzati sulla base del profilo dell’animale.
Quali sono i prodotti di Kippy e quali quelli più venduti?
Kippy vende attualmente il dispositivo Kippy EVO, che è il prodotto di punta ed incorpora tutte le tecnologie di ultima generazione per localizzare al meglio il proprio animale, oltre ad avere una serie di caratteristiche che Kippy Vita non ha.
Inoltre, a fine anno Kippy lancerà un prodotto rivoluzionario, KippyCat, destinato a gatti o cani di piccole dimensioni. Sarà il dispositivo più piccolo al mondo con tecnologie innovative e completamente differenti dalle precedenti.
Oltre ai dispositivi, si possono acquistare pettorina e collare brandizzati con taschina porta Kippy, per incrementare la brand awareness. Per chi invece avesse bisogno di sostituire velcro o caricabatterie, nello shop è disponibile anche un kit ricambi.
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Ad oggi nel mondo sono pochissimi i pet tracker paragonabili a Kippy. Quali sono le peculiarità dei vostri prodotti rispetto ai competitor?
Kippy si differenzia per diversi aspetti dai competitors, sia per l’estetica che per le funzioni. Il design è completamente differente, con materiali rivestiti in diversi colori.
Per quanto riguarda le funzionalità, ci sono diversi punti di forza rispetto ai competitors, a partire dall’activity tracking: grazie all’apporto dell’Università Veterinaria di Milano, la parte di monitoraggio è più evoluta, con ben 7 metriche tracciate con una precisione di oltre il 95%.
Poi, la sezione VITA dell’app è ciò che contraddistingue Kippy, con una vera e propria community di utenti che condivide le proprie esperienze. Un vero e proprio “social dell’animale”, che non si esclude possa essere aperto anche ad utenti esterni. Inoltre, Kippy invia messaggi personalizzati sulla base del profilo del cane, sulla sua attività ed i suoi obiettivi benessere, tutte caratteristiche che i dispositivi concorrenti non possiedono.
Kippy EVO è un prodotto in continua evoluzione e la vision è quella di diventare un vero e proprio “pet smartphone”.
A questo aggiungiamo KippyCat, che sarà un prodotto completamente diverso rispetto alla concorrenza, con dimensioni del 25% più piccolo rispetto al principale competitors e alla possibilità di funzionare anche in America.
Localizzare e monitorare un animale domestico è un’esigenza in forte crescita negli ultimi anni. Quali sono i vostri numeri attualmente e quanto è grande il potenziale mercato di Kippy?
Il mercato degli animali domestici, con oltre 130 milioni di cani e gatti domestici solo in Europa, è stato uno dei pochi a crescere durante la pandemia, con un aumento del numero di cani e gatti adottati e acquistati . All’interno di questo enorme mercato, i pet wearables rappresentano €650M e prospettano la crescita più forte con CAGR stimato a 4 anni del 23% vs l’8% di media del settore. In questo scenario promettente ed in continua crescita, Kippy ha avuto €2,4M di fatturato nel 2020, con 25K prodotti venduti, ed una crescita mese su mese. I numeri sono quindi destinati a crescere, considerando la presenza di pochi competitor ed un mercato che deve ancora esplodere.
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Avete stabilito importanti partnership finora, con quali brand ed enti? Ne avete altre in programma?
Una delle principali partnership sviluppate in passato è stata quella con Vodafone, con cui abbiamo sviluppato un prodotto in co-branding. Vodafone è stato il nostro principale canale di vendita prima della pandemia, attraverso la rivendita nei loro negozi.
Abbiamo poi in programma tante partnership interessanti e sempre legata al mondo animale. Ad esempio, l’assicurazione RC per cani con EuropAssistance, in cui acquistando Kippy sarà possibile attivare anche l’assicurazione integrata. Inoltre, con la startup britannica VetChef, invieremo ricette personalizzate per il proprio cane o gatto che si possono cucinare in casa, ideate in base all’attività e profilo dell’animale.
Perché avete scelto di finanziarvi tramite una campagna di Equity Crowdfunding e come utilizzerete i fondi raccolti?
I fondi raccolti verranno investiti nella società per sostenere la crescita, in quanto consentiranno di investire prevalentemente in:
- Marketing, fattore fondamentale per l’acquisizione di nuovi utenti diretti e per il rafforzamento di vendite online e retail;
- Personale. Il nuovo business model e il lancio del prodotto per gatti imporranno l’introduzione di nuove figure in alcune aree specifiche:
- R&D per lo sviluppo della piattaforma, del social network integrato e delle funzionalità del prodotto
- Sales per rafforzare i canali di vendita
- Customer Service per fare fronte alle esigenze degli utenti diretti