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Trend e Ispirazioni sull’equity crowdfunding

Qonto: come trasformare i propri clienti in azionisti

qonto intervista

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La scorsa primavera è stata una delle campagne di equity crowdfunding che ha fatto più rumore. Parliamo dell’aumento di capitale organizzato dalla fintech francese Qonto, che ha coinvolto esclusivamente i propri clienti. Clienti che hanno avuto l’opportunità di diventare anche piccoli azionisti. Una possibilità allettante, visto che Qonto ha raccolto quasi 5 milioni di euro in appena 6 ore e mezza. La raccolta è avvenuta sulla piattaforma inglese Crowdcube, che è ormai pienamente operativa anche in tutta l’Europa continentale. 

Con Mariano Spalletti, country manager per l’Italia di Qonto, abbiamo ripercorso questa campagna di successo, cercando di capire il dietro le quinte di questa operazione.

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Mariano Spalletti - Country Manager Italia Qonto
Mariano Spalletti – Country Manager Italia di Qonto

Qonto è un’azienda in forte crescita, con importanti round di finanziamento già conclusi. Perché lo scorso aprile avete deciso di raccogliere equity anche dai vostri clienti?

“L’attenzione per il cliente è da sempre al centro del nostro DNA – risponde Spalletti – la soddisfazione e le esigenze dei nostri clienti sono la nostra priorità, siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per migliorare il nostro servizio. In quest’ottica abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in avanti, autorizzando i nostri clienti a prendere parte alla nostra storia di crescita in qualità di azionisti, contribuendo al nostro successo insieme a prestigiosi investitori internazionali. Qonto è una storia di imprenditorialità: creata da imprenditori per imprenditori, condividiamo un terreno comune con i nostri clienti, comprendono appieno il valore del nostro servizio e la nostra mission aziendale”.

Avete raccolto 4,7 milioni di euro di nuovo capitale in 6 ore e mezzo, portando a bordo più di 1800 nuovi soci clienti. Vi aspettavate un risultato del genere? Cosa ha funzionato particolarmente bene?

“La community si è mostrata interessata fin da subito. L’operazione per sua natura è stata talmente particolare e senza precedenti, anche rispetto a operazioni di altre realtà simili. Eravamo consapevoli del risultato che avremmo potuto raggiungere, ma non ci aspettavamo una pronta risposta da parte dei nostri clienti”. 

Cosa, invece, non è andato come vi aspettavate?

“Siamo arrivati molto velocemente a completamento dell’operazione, pertanto non siamo riusciti a coinvolgere tutti i clienti che hanno fatto richiesta di partecipare”. 

Come si gestiscono più di 1800 nuovi – piccoli – soci? Che tipo di quote avete concesso loro? Il processo legale di preparazione della campagna è stato complesso?

“Durante tutto il periodo dell’operazione Crowdcube è stato di grande aiuto. Per noi uno dei principali obiettivi di questa operazione era trovare la giusta modalità per poter interagire con la nostra community e tuttora stiamo lavorando costantemente per creare un’infrastruttura, che permetta di rafforzare l’interazione con la community”. 

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Avere alle spalle questa campagna di equity crowdfunding di successo, potrà aiutarvi nel raccogliere ulteriori capitali da parte di venture capital e investitori professionali?

“Crediamo che il successo di questa campagna rifletta la nostra identità e la nostra visione di crescita a lungo termine e che questi elementi siano apprezzati dai nostri investitori”.

Vista questa prima esperienza di crowdfunding, ne fareste un’altra?

“Al momento siamo concentrati sui nostri piani di crescita che riteniamo possano guidare la creazione di valore per i nostri azionisti”. 

Una campagna di raccolta fondi via crowdfunding è certamente anche un’attività di marketing e di comunicazione per l’azienda che la propone. Da questo punto di vista com’è stata la vostra esperienza? Tempo e risorse ben spese?

“Grazie a questa esperienza abbiamo sicuramente rafforzato l’engagement con la nostra community che ha creduto insieme a noi in questo progetto e, fondamentale, l’interazione con i nostri clienti, permettendoci di avvicinarci ancora di più a loro”. 

Cosa consigliereste a una startup o una PMI che volesse provare a raccogliere capitale via equity crowdfunding?

“Un aspetto fondamentale da non sottovalutare per una PMI che vuole avviare una campagna di campagna di equity crowdfunding è il mantenere un rapporto costante con la propria community, anche una volta raggiunto l’obiettivo – conclude Mariano Spalletti, country manager per l’Italia di Qonto a È importante, infatti, curare la rendicontazione del progetto in tutti i suoi aspetti, mantenendo aggiornati gli investitori, aggiornandoli sui progressi e gli obiettivi a lungo termine in maniera trasparente”.

articolo a cura di Luca Francescangeli