Il momento è arrivato: dallo scorso 1° marzo è infatti possibile accedere al portale che Invitalia e MISE hanno messo a disposizione degli investitori in startup e PMI innovative per richiedere l’accesso agli incentivi fiscali previsti dal Decreto Rilancio.
Bonus fiscale per gli investimenti in startup e PMI. Come funziona
Oltre a essere un ottimo veicolo di investimento, l’equity crowdfunding consente l’accesso a tutta una serie di agevolazioni fiscali a beneficio degli investitori. L’insieme delle misure di sostegno agli investimenti nel settore dell’innovazione si è ulteriormente ampliato grazie a una rosa di nuove misure entrate in vigore nel 2020 e che dispiegano i loro primi effetti nell’anno in corso.
Di tutte queste novità avevamo già trattato nella nostra guida completa a tutte le agevolazioni fiscali, vediamo i dettagli per ottenere gli incentivi fiscali.
Dal 1° marzo Invitalia e il MISE hanno aperto l’accesso al portale per ottenere il bonus legato agli investimenti effettuati nel 2020.
Affinché l’investitore possa beneficiare della detrazione fiscale del 50% è necessario che sia l’azienda beneficiaria dell’investimento a presentare la domanda.
In linea generale la regolamentazione prevede che la domanda vada presentata prima di effettuare l’investimento, tuttavia è stata prevista la possibilità, in deroga, di una presentazione successiva. La finestra per la presentazione va dal 1° marzo al 30 aprile 2021.
Secondo quanto previsto dal Decreto Rilancio e dai successivi decreti attuativi emanati dal MISE, uno dei requisiti fondamentali all’accoglimento della domanda è che la startup o la PMI innovativa beneficiaria dell’investimento risulti regolarmente iscritta nell’apposita sezione speciale del Registro Imprese al momento dell’investimento, e che questo requisito venga comprovato al momento dell’invio della domanda.
Sarà poi l’esito dei controlli sui requisiti dell’azienda beneficiaria a costituire il nulla osta per avere accesso alle agevolazioni a favore dell’investitore.
Leggi anche: Equity crowdfunding: perché investire e cosa sapere per farlo al meglio
Come presentare la domanda. Tutto l’iter per il bonus startup spiegato passo dopo passo
Vediamo nel dettaglio quali sono i passaggi che l’azienda deve seguire per presentare correttamente la domanda che consentirà all’investitore di fruire delle detrazioni fiscali.
- Accesso al portale tramite SPID;
- inserimento dati, informazioni e modulistica richiesta;
- generazione di un documento immodificabile e firmato digitalmente, contenente identificativo della domanda, informazioni e dati forniti dal soggetto richiedente;
- caricamento della domanda firmata digitalmente e della documentazione correlata;
- rilascio da parte del portale informatico dell’attestazione degli esiti delle verifiche dei massimali previsti dal Regolamento de minimis e della registrazione dell’aiuto de minimis presso il Registro nazionale aiuti.
Sgravi fiscali: per richiedere il bonus startup servono SPID e PEC
La piattaforma informatica realizzata da MISE e Invitalia è accessibile esclusivamente al rappresentante legale dell’impresa beneficiaria, così come risultante dal Registro delle Imprese.
Affinchè il processo vada a buon fine, il rappresentante legale è tenuto a inviare una richiesta di accreditamento entro 10 prima dalla presentazione della domanda. Per farlo può utilizzare l’indirizzo dgpiipmi.supmin@pec.mise.gov.it.
È importante tenere inoltre presente che sono stati previsti specifici processi di autenticazione per poter presentare correttamente la domanda e godere degli sgravi fiscali.
Tanto all’impresa richiedente, infatti, quanto al soggetto investitore verrà richiesto di essere impossesso di PEC e firma digitale.
Per la presentazione della domanda sarà inoltre imprescindibile l’utilizzo dello SPID. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è infatti l’unica metodologia di accesso e autenticazione riconosciuta da Invitalia per usufruire dell’apposita piattaforma.