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Sempre più su il mercato dell’Equity Crowdfunding: 2021 anno da record

Sempre più su il mercato dell’Equity Crowdfunding: 2021 anno da record

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Aumentano le campagne di successo e il numero di investitori. Si consolidano segmenti importanti, come quello immobiliare. E l’arrivo degli “unicorni” certifica ciò che già sapevamo: il 2021 è stato un anno incredibile.

Un settore in forte crescita, in Italia e nel mondo

Era il 2018 e ci stupivamo dei 74 milioni di dollari complessivamente raccolti in tutto il mondo attraverso l’equity crowdfunding. Due anni dopo, nel 2020, il solo mercato italiano arriva a valere 103 milioni di euro. 

Il 2021, poi, ha superato anche le aspettative. Mentre la pandemia metteva a dura prova le nostre economie, l’equity crowdfunding ha vissuto un vero e proprio boom. E non sarà un caso isolato: secondo Technavio, il mercato mondiale continuerà a crescere del 15%. All’anno.

Che si dice sul mercato italiano

Il quadro italiano è particolarmente interessante. La fonte è CrowdfundingBuzz.it, che ha elaborato una serie di statistiche sulle campagne di successo italiane. 

Nel 2021 infatti si è consumato un sorpasso importante sui trend, già positivi, degli anni precedenti.

Tra il 2018 e il 2020 le campagne di successo erano poco sopra le 100 unità. Nel 2021 siamo quasi arrivati a quota 200: 193 in totale. 

Più di 24.000 gli investitori, contro i 17.000 del 2019 e 2020. 

Esplode l’importo medio raccolto: dai 76.000 euro del 2020 ai più di 130.000 euro dell’anno scorso.

Questi ottimi risultati sono condivisi anche da StartupItalia. Secondo il magazine, si è raccolto in media quasi il 90% dell’obiettivo prefissato. Un dato incredibile: era il 78% nel 2020.

Concordano gli osservatori anche sul ranking delle piattaforme italiane. 54 in tutto, una manciata quelle leader. Mamacrowd e Crowdfundme svettano per milioni raccolti e per numero di investitori presenti (circa 20.000 a testa). Avanzano però Walliance (settore immobiliare), Opstart (investimenti innovativi e sostenibili), e BacktoWork24 (che opera sul mercato a 360°). 

La crescita di Walliance non stupisce. Lanciato nel 2012 sul mercato statunitense, l’equity immobiliare incomincia a fare faville anche in Italia. Le startup sono ancora protagoniste sulle piattaforme, ma si fanno avanti altri attori. Tra questi le PMI, alla ricerca di nuove soluzioni complementari per sfuggire al credit crunch bancario.

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Equity crowdfunding: arrivano gli unicorni

Nuove campagne nascono ogni giorno. Ma anche nuove piattaforme e nuove partnership.

Pensiamo a ALIcrowd, fondo di investimento a lungo termine, lanciato proprio l’anno scorso. Già 25 i milioni di euro raccolti. Un’azione di grande successo, orchestrata da due top player del mercato italiano: SiamoSoci (Mamacrowd) e Azimut, importante OICR (organismo di investimento collettivo del risparmio).

Dagli Stati Uniti arriva però l’ultima, grande novità: gli “unicorni” incominciano a scorrazzare per la vasta prateria dell’equity crowdfunding. 

Oggi sono diversi gli “unicorni” che hanno iniziato proprio grazie all’equity crowdfunding. Startup valutate almeno un miliardo di dollari e partite – diciamo così – “dal basso”. Un esempio per tutti: Glovo, la ben nota startup di food delivery.

L’anno scorso però è successa una cosa apparentemente assurda. Un “unicorno”, con solidi capitali venture, ha lanciato una campagna equity. Parliamo della Fintech Mercury Bank, specializzata in servizi bancari per startup (tecnologiche e non).

L’obiettivo non era raccogliere fondi. Come chiarito sul blog, l’assegnazione è stata pensata per i clienti affinché potessero “partecipare della crescita dell’azienda”. 

Un’abile mossa di marketing, insomma. Dal valore di 5 milioni di dollari.

Sono finiti i tempi in cui l’equity crowdfunding sembrava l’ultima spiaggia per chi non riusciva a trovare un venture capitalist. Ci troviamo piuttosto di fronte a un’oasi naturalistica, dove c’è posto per tutti.

Il 2022 si apre intanto con 14 progetti italiani completamente finanziati, solo a gennaio.

E non vediamo l’ora di raccontarvi come andrà a finire.

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