Abbiamo intervistato il Dott. Davide Bianchi – Business Angel di start up e socio InSQUARED Holding. Attivo nella consulenza finanziaria, lavora a progetto di società per investimento di capitali con rendite elevate e ha esperienza in diverse società multinazionali Italiane e internazionali.
InSQUARED Holding nasce alla fine del 2018 da un ristretto gruppo di business angel con una forte passione per il mondo delle startup e dagli investimenti in progetti innovativi. L’entusiasmo e la competenza dei fondatori ha attratto e coinvolto altri appassionati di questo ecosistema facendo aumentare il numero dei soci di questo progetto.
InSQUARED è una società di private equity che investe in startup e PMI innovative, il tuo è quindi un punto di vista privilegiato sul mondo dell’equity crowdfunding. Qual è, secondo te, lo stato dell’arte dell’equity crowdfunding in Italia?
L’equity crowdfunding continua ad evolversi anche in Italia attraverso portali user friendly come Crowdfundme (società quotata sul mercato) e Mamacrowd.
Start up cioè attività imprenditoriali, piccole e micro che attendono capitali dagli investitori crowd per poter accelerare il loro progetto.
Chi investe può avere diverse motivazioni: interesse al settore, voglia di sostenere l’economia e il lavoro in Italia, capire meglio le dinamiche dei business in fase di sviluppo, investimento ad alto rischio con possibili alti guadagni nel lungo periodo.
L’intelligenza ed esperienza portano un business angel come me a “individuare” subito un’azienda che sulla base del business plan ci evidenzia altissime probabilità di successo e quindi a “puntare” sull’impresa.
Allo stesso modo InSQUARED Holding, di cui sono socio, effettua studio e ricerca delle start up andando ad investire e sostenendo direttamente il team professionale.
Purtroppo in Italia oggi fanno ancora fatica a nascere e svilupparsi gli Unicorni ovvero start up che raggiungono in breve tempo il valore di oltre 1 miliardo di dollari.
Quando si parla di equity crowdfunding si pensa subito alle startup. Secondo te in che modo, invece, l’equity crowdfunding può essere utile anche alle piccole e medie imprese?
Le PMI hanno uno strumento molto utile che può superare tutto il sistema bancario con la finanza alternativa.
Le PMI attraversano frequentemente una fase creativa e test di vendite per i loro prodotti e servizi, quindi per non soffocare l’attività l’equity crowdfunding permette di ottenere capitali utili alla società senza entrare necessariamente nella “morsa del credito bancario”.
Per una PMI i vantaggi del crowdfunding vanno oltre i privilegi finanziari, principalmente:
- possibilità di creare una comunità interessata intorno alla propria offerta.
- strumento di marketing per individuare subito persone o società interessate all’attività.
- si possono ottenere diverse ed ulteriori forme di finanziamento dai fondi di venture capital, gli investitori informali (angel investor).
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Nello scegliere un progetto su cui investire, quali sono i fattori che tieni sempre in considerazione?
Premetto le start up sono le imprese (giovani) più difficili da valutare, comunque possiamo avvalerci di un metodo che facilita questa attività.
Personalmente ho utilizzato con profitto alcuni elementi valutativi che condivido con voi:
- fatturato attuale e previsto, non oltre i 3 anni.
- track record e qualità manageriali del team
- livello di tecnologia utilizzato
- relazioni strategiche della start up all’interno del mercato di riferimento
- prodotto/servizio realmente già in vendita
Potete voi stessi “mettervi alla prova” investendo ad esempio un importo indicativo di euro 1000,00 in quattro start up che vi appassionano; attualmente si può acquistare quote di start up a partire da euro 250,00.
Prendete contatti con i founder prima dell’acquisto della quota per una serena chiacchierata e leggete bene il business plan fornito.
Il ritorno potrà essere quando:
- la società verrà venduta a terzi
- plusvalenza a seguito della quotazione in borsa dell’azienda
- nel caso la società cresce può decidere la distribuzione dei dividendi ai soci
Quali consigli daresti a un’azienda che sta valutando di utilizzare l’equity crowdfunding per finanziarsi e quali agli investitori meno esperti?
L’azienda sicuramente necessita di tantissime risorse umane e di capitali per poter concretizzare e sviluppare la propria idea.
L’investitore è informato su come procede una campagna di crowdfunding quindi comprende che il suo investimento può generare alti profitti oppure essere conservativo o addirittura portare al fallimento.
Evidenzio per la società che procede con l’equity crowdfunding il rischio di non raggiungere con successo la raccolta prefissata e conseguente danno di reputazione.
Attenzione inoltre ad operare esclusivamente sul web perché è quasi impossibile evitare il furto dell’idea di business.
I vantaggi sono quindi avere maggiori capitali però logicamente si rinuncia sempre più ad effettiva proprietà dell’azienda e capacità decisionale.
Gli investitori meno esperti possono sicuramente accedere a portali che vantano esperienza nel settore come Crowdfundme e Mamacrowd (utilizzati sia da me che dalla Holding di cui faccio parte).
Verificare e chiedere sempre al gestore del portale la possibilità di rubricazione delle quote start up, cioè accedere ad un mercato dove si possono vendere le quote precedentemente acquistate.
Inoltre create un legame con i founder per capire come procede la start up e se vi sentite potete portare vostri suggerimenti o competenze; spesso sono le società che dovrebbero almeno inviare ai soci una mail trimestrale con tutti gli aggiornamenti.
Negli ultimi anni abbiamo visto che il settore dell’innovazione è stato molto sostenuto con numerosi incentivi agli investimenti e considerevoli agevolazioni fiscali. In che modo, secondo te, il legislatore potrebbe aiutare ulteriormente lo sviluppo del comparto?
Ringrazio per la domanda in quanto mi permette di evidenziare aree di miglioramento nel settore start up Italia.
- Le agevolazioni fiscali sono importanti progressivamente all’importo investito, purtroppo per le piccole somme crowd non ci sono sostanziali vantaggi in termini di tassazione. Si potrebbero quindi aumentare le agevolazioni fiscali in percentuale.
- Utile inoltre una start up a servizio dello “scambio quote start up tra soci” ovvero creare una bacheca che come in un ipotetico mercato azionario si possono comprare e vendere azioni con le relative variazioni di prezzo. Ad esempio questo servizio è già presente per gli investitori sul portale di Crowdfundme e credo si svilupperà nel breve periodo anche sugli altri portali per meglio tutelare i clienti investitori.
- in ambito lavorativo lo stato può agevolare chi è interessato a sviluppare una start up anche con aiuti sin dalle prime fasi di studio e realizzazione del founder. Questo perché comunque le attività start up generano lavoro nuovo e smart, oltre ad ampliare le opportunità economiche nel settore di riferimento a livello nazionale e a volte anche all’estero.
Chiudiamo con una previsione per il prossimo anno. Quali saranno, secondo te, i settori protagonisti dell’equity crowdfunding nel 2022?
I protagonisti dell’equity crowdfunding nel 2022 saranno quelli che sapranno focalizzarsi e implementare le soluzioni nei settori nuovi ed in rapida evoluzione.
E-commerce: attività e start up che si interessano della logistica intelligente dei prodotti e distribuzione con bassi costi.
Software AI: automatizzare i processi ripetitivi sviluppando o migliorando l’apprendimento automatico.
Accessibilità, diversità e inclusione: l’emergenza Covid-19 ci ha definitivamente insegnato che i vecchi modi di lavorare (in presenza) diventano opzionali e spesso irrilevanti.
Start up finalizzate al miglioramento dell’accessibilità: soluzioni che permettono alle persone con disabilità di poter usufruire dei servizi e prodotti in commercio.
Certo di aver dato suggerimenti utili alla gestione e corretta diversificazione del vostro portafoglio, vi invito a seguirmi sul profilo Linkedin.
Grazie
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