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Investi sul tuo futuro: la comunicazione post campagna

comunicazione post campagna

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Contrariamente a quanto si crede, la fase più challenging di una campagna è quella finale. E non intendiamo il “rush finale”. Bensì, tutto quello che succede dopo avere raggiunto l’obiettivo di finanziamento.

L’impresa di successo è quella che sa costruire un rapporto produttivo con la community di sostenitori. La fine di una campagna di equity crowdfunding diventa così un “nuovo inizio”. 

Cosa succede dopo una campagna di equity crowdfunding

Le campagne di equity crowdfunding si dividono in tre momenti:

  • Preparazione della documentazione, scelta della piattaforma, elaborazione della strategia di digital marketing;
  • Realizzazione: la campagna viene lanciata sul portale. Nel periodo a disposizione vanno raggiunte e convinte quante più persone possibile;
  • Follow up: inizia il rapporto con i finanziatori con la concessione effettiva delle quote.

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Una comunicazione onesta ed efficace in tutte e tre le fasi è molto importante. Prima e durante, per convincere all’investimento. 

Non dimentichiamoci che i backers hanno diritto di recesso e revoca. Oltre all’aggancio iniziale, per trattenersi, è necessario rispondere ai loro dubbi in maniera esaustiva. 

Nel post-campagna, invece, la relazione con i backers viene spesso trascurata dalle imprese nuove all’equity crowdfunding. Che si limitano alla comunicazione annuale, obbligatoria, contenente risultati d’esercizio e bilancio. Si tratta di un grave errore.

Chi investe tramite equity crowdfunding, riflette su un’ottica di lungo periodo. Le imprese sono start-up. Oppure si fanno finanziare una progettualità che darà risultati solo nel tempo. 

Gli investitori che chiedono agevolazioni fiscali, in particolare, sono legati al progetto per almeno tre anni. 

Molti, inoltre, scelgono dove investire sulla base di valori e ideali. L’adesione emotiva e l’interesse sono molto elevati nel mercato dell’equity crowdfunding.

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La tua impresa è importante anche per loro, non solo per te. È giusto quindi aggiornare ciclicamente gli investitori sulle novità e sull’andamento del progetto. 

Ma non si tratta solo di correttezza. Conviene anche a te!

Un rapporto solido con i backers consolida il network di sostenitori. Che, come sappiamo, sono i tuoi primi ambasciatori.

Infatti, anche quando la campagna non va a buon fine, è bene curare il follow up con chi ha investito su di te. Se l’ha fatto una volta, probabilmente lo rifarà una seconda. 

Gli investitori come risorsa

Attorno alle campagne di equity crowdfunding si creano delle vere e proprie community. Mantenere vivo il rapporto con questi investitori e sostenitori migliora l’immagine dell’impresa. Ma non solo.

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Gli investitori sono una risorsa importante. Saranno per sempre i tuoi primi interlocutori. 

Per il fattore emotivo di cui dicevamo prima, i backers si sentono legati ai progetti che finanziano. Spesso continuano a sostenere l’impresa accompagnandola nella crescita. Secondo l’Osservatorio Crowdinvesting, il 10% delle aziende finanziate tramite equity crowdfunding hanno lanciato almeno un’altra campagna di successo nello stesso anno (Report 2021). E quasi sempre con multipli di valutazione più elevati di quella iniziale.

Se decidi di lanciare un nuovo round di finanziamento, è probabile quindi che i tuoi primi investitori ti seguiranno. Perché ciò avvenga però è necessario farli sentire coinvolti. Una parte attiva del tuo progetto. 

Come costruire un solido rapporto con i tuoi investitori

Raccontare con continuità le tue attività è il modo migliore per tenere agganciata la tua community. 

Esistono diversi strumenti per farlo. C’è chi manda regolarmente dei report agli investitori. Altre aziende preferiscono un approccio più informale, tramite newsletter privata. Ogni tanto vanno curate anche delle uscite stampa. Gli stessi portali, nel loro blog, promuovono i successi delle aziende di cui hanno ospitato la campagna. Tutte azioni curate dal campaign manager. Figura molto importante, esperto delle procedure equity crowdfunding, ma anche del settore di riferimento.

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Quale che sia il modo, l’importante è generare un flusso di informazioni. Che deve essere non solo continuo, ma anche trasparente

L’onestà è la strategia vincente per conquistare la fiducia degli investitori. Le difficoltà, e persino il fallimento, sono elementi naturali dell’attività di impresa. È come l’impresa gestisce questi momenti a fare la differenza. 

Non cadere in tentazione, quindi. Nascondere agli investitori gli ostacoli che stai incontrando porta solo guai. Armati di pazienza e rispondi puntualmente alle domande e ai feedback che riceverai. Dimostrerai così di essere un amministratore responsabile del loro denaro.

Potresti anche avere delle belle sorprese. Soprattutto dagli investitori esperti possono arrivare consigli interessanti. O connessioni con altre realtà, che possono aprire nuove opportunità

Chi trova un investitore, trova un tesoro.